Campionati Italiani di Duathlon a Imola, individuali e a squadre: Margherita Voliani brilla.

Campionati Italiani di Duathlon a Imola, individuali e a squadre: Margherita Voliani brilla.

Un fine settimana al cardiopalma quello appena terminato a Imola.

Sabato 26 marzo, all’appuntamento con i Campionati Italiani di Duathlon Sprint erano presenti tre giovani Youth B: Margherita Voliani, Lorenzo Scali e Federico Fasano, tutti e tre alla loro prima esperienza in una competizione del genere su distanza sprint.

Margherita Voliani, Lorenzo Scali, Federico Fasano e il coach, Enzo Fasano

Nonostante la giovanissima età, i nostri ragazzi, accompagnati e sostenuti dall’inizio alla fine dal loro allenatore Enzo Fasano, si sono fatti valere, gareggiando con determinazione e coraggio in una gara molto partecipata e in cui la frazione di bici poteva essere molto insidiosa.

I nostri giovani triatleti si sono cimentati in una prima frazione di corsa leggermente più lunga di cinque chilometri, in un percorso con continuo saliscendi; la frazione di bici prevedeva quattro giri all’interno del famosissimo autodromo che ospita normalmente corse automobilistiche e che, proprio per le sue dimensioni e per il suo asfalto, ha potuto garantire una gara sicura e molto divertente; la seconda frazione di corsa leggermente superiore ai 2.5 km previsti si è svolta all’esterno dell’autodromo, con arrivo nei pressi della zona cambio, organizzata ai “box” normalmente occupati dalle auto.

In questo contesto, hanno gareggiato oltre 220 donne e 830 uomini, tra cui i nostri giovani Youth B.

Spettacolare, a dir poco, è stata la prestazione di Margherita Voliani che ha gestito le tre frazioni con intelligenza e determinazione, rimanendo sempre nel gruppetto alle spalle di quello di testa e arrivando al traguardo ventiduesima (e prima Youth B), chiudendo la gara in 1 ora e 6 minuti.

La concentrazione di Margherita alla partenza

Davvero forte la nostra Margherita!

Margherita Voliani, con il coach Fasano.

Anche i giovani Lorenzo Scali e Federico Fasano hanno condotto una bella gara, dando battaglia con coraggio in una competizione con oltre ottocento partecipanti e piazzandosi anche a un buon livello in classifica. L’obiettivo del coach però non era tanto la classifica, ma far vivere ai suoi atleti l’esperienza di una competizione di alto livello, in cui contano anche doti come la strategia e il sangue freddo, soprattutto nella frazione di bici.

Federico Fasano

Domenica 27 marzo è stata la volta della Coppa Crono a squadre, a cui hanno preso parte quattro squadre di Age Group.

In una giornata tiepida e senza vento, i triatleti labronici hanno disputato la loro gara sul medesimo circuito di quella individuale, svoltasi il sabato, ma ovviamente con la partenza a cronometro e con l’obbligo per i componenti della squadra di rimanere tutti insieme nelle tre frazioni fino al traguardo.

Questa è stata certamente la parte più “sfidante”: stare insieme ai compagni, pur avendo preparazioni atletiche diverse, adattando la propria corsa e la propria pedalata a quella degli altri per mantenere unito il gruppo, con maggiore fatica per alcuni e minor dispendio di energie per altri.

E se alcuni hanno sofferto di più e altri si sono “tenuti”, su una cosa tutti sono d’accordo: nelle gare a squadre il divertimento è assicurato e i nostri atleti oggi si sono divertiti parecchio.

In prima squadra Davide Scherlj, Matteo Chiesa e Lorenzo Rossi.

Mosé Vannelli, Fabio Bellini e Daniele Bertini hanno formato la seconda squadra.

Evangelista Basile, Federico Grassi e Saverio Biagini – in sostituzione di Alessio Vannozzi purtroppo ammalatosi il giorno prima della gara – i componenti della terza squadra.

Quarta squadra – quella “presidenziale” – composta da Fabio Quaglierini, Aurelio De Stasio e Luca Messina.

Perfetta l’organizzazione della gara – e del pasta party successivo – e rigorosissimi anche i giudici di gara che hanno inflitto 1′ di penalità alla seconda e alla terza squadra per presunte irregolarità nella frazione in bici: un po’ di nervosismo e di delusione per i nostri atleti per penalità non pienamente condivise ma, ovviamente, rispettate senza proteste.

Foto di gruppo
Serena Rossi